L’economia
Gli economisti e
i politici conoscono leve e manovelle per guidare la macchia dell’economia tra i rallentamenti e le accelerazioni congiunturali. Ma la crescita, a differenza del ciclo, è una biologia più che una meccanica: è dinamismo dell’intera società, non solo dell’apparato produttivo; è espressione
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Quali sono i mali che impediscono lo sviluppo dell’economia italiana? Se guardiamo l’Italia economica di oggi, possiamo rappresentarla come un’impresa che perde posizioni nel mondo, molto indebitata, e soprattutto gravemente sottocapitalizzata. Ha grandi potenzialità, ma ha bisogno di uno sforzo eccezionale e prolungato.
Per oltre vent’anni, sino alla metà degli anni
Novanta, la politica economica ha cercato di alimentare la crescita con una “combinazione di inflazione, svalutazione, spesa pubblica in disavanzo, accumulazione di debito, depauperamento del capitale”: “stimoli tossici” che hanno infiacchito l’organismo economico. Uscire da questa situazione non è impossibile ma richiede uno scatto di orgoglio e il recupero dell’ambizione nazionale perduta.