01 - Parlare ai cittadini

“La scuola di comunicazione alla quale sono cresciuto è la pratica del silenzio … da qualche mese, invece, mi trovo improvvisamente in una condizione in cui – in fatto di comunicazione – la virtù suprema sembra essere la frequenza di parola. Cercherò di essere il più comprensibile possibile e di fare della mia scuola del silenzio una virtù. Penso a quel venditore che, essendo balbuziente, era riuscito – nelle vendite porta a porta – a utilizzare il suo difetto di eloquio per muovere a compassione l’interlocutore fino a indurlo a qualche acquisto.”

Con queste parole il Ministro Padoa-Schioppa ha aperto il suo primo incontro con i Giovani Imprenditori (Capri, ottobre 2006). Un discorso improntato a sottolineare l’importanza di una buona comunicazione, che per essere tale richiede “il tempo per argomentare. Se tutto si riduce ai dieci-venti secondi di uno spot, l’argomentazione Pokies Pokies non ha spazio. Bisogna, invece, avere la pazienza di spiegare, ma anche di porsi in ascolto per seguire l’elaborazione di un ragionamento … Concedo tutto sulla nostra modesta qualità di comunicatori, ma ricordatevi che per comunicare bisogna essere in due: se il comunicatore non è molto bravo, chi ascolta deve stare più attento se vuol capire la verità”. Per esempio:“nella legislatura passata (2001-2006) la spesa improduttiva si è gonfiata, mentre si è inaridita la spesa produttiva della quale, contemporaneamente, si faceva l’elogio attraverso la comunicazione. Se il comunicatore è tanto bravo da far perdere la testa a chi lo ascolta, questo rischia di fare esattamente il contrario del suo interesse; trovarsi di fronte a un mediocre comunicatore fa male, ma trovarsi di fronte a un ottimo comunicatore può fare ancora peggio, vi invito alla massima cautela nei giudizi.”

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