04 - Completare lo stato sociale

Malattia, vecchiaia, disoccupazione, povertà sono le quattro evenienze della vita umana cui la collettività viene incontro attraverso gli istituti del welfare state. Rispetto ai paesi europei più evoluti l’Italia ha un sistema sanitario complessivamente adeguato (anche se appesantito da molti sprechi), un sistema pensionistico sovrasviluppato e politiche decisamente insufficienti in materia di disoccupazione e povertà.

L’azione del Governo Prodi ha cercato di correggere questi squilibri, utilizzando la leva fiscale e risorse risparmiate col contenimento della spesa. In campo fiscale sono state innalzate le soglie di esenzione e sono state aumentate le detrazioni per i carichi familiari. Sono stati razionalizzati gli assegni al nucleo familiare, rimodulandoli e aumentandone gli importi, con limiti più elevati per i redditi più bassi. Nei due anni è aumentata la quota di risorse a sostegno delle fasce più deboli. Uno spostamento più pronunciato dalla spesa pensionistica a quella per sostenere i precari che perdono il posto ha incontrato resistenze insormontabili da parti del sindacato e della coalizione.

La fine anticipata della legislatura ha impedito di completare progetti che, se portati a compimento, avrebbero maggiormente aiutato i più esposti agli effetti negativi del ciclo e delle crisi finanziarie: giovani, precari, famiglie, anziani non autosufficienti.

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